Missione Lv C

*La festa era finita tardi. Presenti, oltre all'intero clan, vi erano anche Kagami e Momoi ed il nostro sensei. Avevamo mangiato così tanto da dormire così profondamente da far venir mattina senza svegliarci e rimanendo tutti a dormire a casa mia. Fu il nostro Sensei che, nonostante avesse bevuto molto era già in piedi e ligio al proprio lavoro era già tornato con una lettera per l'intera squadra per poi sparire nuovamente in una nuvoletta di fumo senza aspettare la nostra risposta. Kagami fu il primo a svegliarsi e trovare la lettera.*

"SvegliAAAAAAAAAAAAaa" - Disse urlando - "Finalmente una missione seria, finalmente...faccio esplodere tutto..."

*Mi svegliai sentendo quelle grida e come prima sensazione notai che faticavo a muovermi. Ma come era possibile? Non ero indolenzito ne tanto meno ferito. Mi sentivo in piena forma ma era come se sentissi un peso avvinghiato a me. Aprì gli occhi e notai che Momoi si era addormentata abbracciata a me. Anche lei si svegliò e mi vide guardarla. La guardavo come a chiedermi cosa mai combinasse e lei tentò di baciarmi. Non riuscì ad evitare il fatto e Kagami non esitò a ridere sonoramente di me indicandomi.*

"Buongiorno Amore Mio..." - Disse Momoi

"Amore...Amore...hahahahahaa" - Continuava a ridere Kagami

"Geloso?" - Ribadì Momoi

"Nono, fai pure hahahaha...comunque è meglio che vi mettete composti e vi sbrigate o il Sensei ci fa il culo a stelle e strisce." - Disse Kagami mentre io mi spazzavo con il braccio la bocca. Mi avrebbe sempre preso in giro per questo bacio

*Era vero dopo tutto, la missione era affidata all'intero team Boom Boom e non potevamo mettere in ridicolo le nostre famiglie ne la reputazione del nostro Sensei, rinomato nel villaggio per i team che ha sempre allenato.*

"Che dice il messaggio?" - Chiese Momoi

"Nulla di particolare...dice che alcuni contadini hanno visto strani tizi nascondere qualcosa nei pressi della palude...la palude puzzolente...tuttavia ci chiedono di andare prima alla magione, così da avere maggiori informazioni..." - Disse Kagami

*E quindi i giochi erano partiti. Iniziammo ad incamminarci verso la magione completi di tutto l'equipaggiamento che avevamo, pronti a dar battaglia come al solito. Camminavamo uno affianco all'altro. Io al centro, Momoi a sinistra e Kagami a destra, come al solito. Nessuno ovviamente faceva caso a me ma solo a Kagami. In poco tempo raggiungemmo la magione e li Momoi chiese al ninja all'entrata informazioni mentre io schermavo il mio chakra, come al solito.*

"Siamo il Team Boom Boom...siamo stati convocati, saprebbe dirci a chi possiamo chiedere informazioni a riguardo della missione?"

*Finalmente trovammo le informazioni che cercavamo. Nulla di più semplice. Dovevamo nuovamente trovare della merce rubata o comunque nascosta nelle paludi da tizi sospetti di non so quale atto e non ci era stato dato alcun segnale di dover portare indietro vivo qualcuno, anzi, ci sembrò desse carta bianca a riguardo. Molto bene. Ciò ci piaceva sia a me che a Kagami, una delle poche cose sul quale andavamo d'accordo. Lasciare in vita il nemico significava rischiare in futuro e ciò ha portato alla morte di molti talentuosi ninja, troppo aditi al perdono dopo la battaglia.*

"La ringrazio delle informazioni, faremo di tutto per portare a termine la missione..." - Disse Momoi.

*Fu così che decidemmo di partire immediatamente. Le informazioni erano molto poche. Non sapevamo ne quanti ne dove si nascondessero. Era molto probabile che il posto in cui si nascondeva la merce era lo stesso del loro covo, quindi ben sorvegliato.*

"Non essere così felice...Tetsuya potrebbe rimetterci qualcosa negli scontri..." - Disse Momoi vedendo il sorriso di Kagami

"Non diciamo eresie...nessuno si è ancora mai accorto di lui abbastanza in tempo...sono sempre concentrati su di me...e poi non è così gracile come sembra...quando si incazza è meglio lasciarlo da solo e non stargli vicino..."

"Questo non credo potrà mai accadere..."

"Questo è quello che temo ma beh...vorrà dire che ti trascinerò via con la forza..."

*Ridendo e scherzando io non dicevo nulla. Non sapevo nemmeno cosa dire. Mi affiancai a Momoi e le chiesi due kunai in prestito per la missione. Lei ovviamente acconsentì ed io li misi nel mio portakunai. E fu proprio li che arrivammo al confine del villaggio e da li solo natura selvaggia. Ci fermammo un attimo. Dopo tutto era la nostra prima missione pericolosa e questo si ci esaltava ma ci spaventava anche un po'. E chi non lo sarebbe. Solo un pazzo non prova terrore o semplice paura di fronte all'ignoto. Un bel sospiro e ripartimmo correndo in direzione delle paludi. Non erano molto distanti. Nel giro di una decina di minuti riuscimmo a raggiungere le paludi e fu li che ci fermammo nuovamente.*

"Va bene, ci siamo...come vogliamo fare?"

"Beh potremmo...lasciar fare a Tetsuya..."

"Sprecherei molto chakra..."

"Lo so, ma...e vabbè, iniziamo con le mie capacità..."

*Disse Momoi, iniziando la sua ricerca. Le probabilità in una palude di trovare delle impronte era alta. Stavano portando della merce, per quanto attenti, poteva sempre essere caduto qualcosa, oppure avrebbero potuto usare qualche mezzo per il trasporto di tanta merce in una volta e forse è per quello che sono stati rilevati nella zona. Qualche traccia, sicuramente l'hanno lasciata.*

"Oh ecco delle impronte..."

"Bene, allora seguiamole."

"Potrebbe essere una falsa pista..."

"Abbiamo solo questa..."

"...lo so, volevo solo dirti di non esaltarti troppo..."

"Realmente non vedo l'ora di esaltarmi troppo..."

*Momoi aveva ragione. Le impronte da lei scovate potevano essere tranquillamente lasciate da passanti o altri ninja tuttavia anche Kagami aveva ragione, era l'unica pista che si conosceva. Tutto stava procedendo secondo i piano ed almeno sino ad ora non vi erano problemi. Conducevamo il nostro inseguimento di orme in modo più silenzioso e scrupoloso possibile in modo da non perderne le tracce. Tutto il nostro inseguire ci portò tuttavia ad un punto cieco. Una moltitudine di impronte che si intrecciavano le une con le altre.*

"I casi sono due...o di qui è passato anche qualcun altro che non vi entra nulla...oppure di qui è passato qualcuno di abbastanza esperto nel tentativo di depistaggio..."

"Meglio la seconda..."

"Se non per la missione è un problema in caso di battaglia...da questo momento dobbiamo essere silenziosi..."


*Detto quello non aspettai molto nell'appoggiare la mia mano sul mio petto per poter imprimere il sigillo a bolla, il quale mi avrebbe permesso di rimanere silenzioso completamente, a meno di alcuni usi del chakra particolarmente sonoro, e permettere a chiunque rimanesse nel diametro della mia tecnica e comunque tra di noi potevamo sentirci.*

"Beh non ci resta che seguirle...nel peggiore dei casi troveremo solo un falsario di piste e lo seguiremo sino al nascondiglio..."

*Momoi aveva assolutamente ragione. Iniziammo a seguire una delle biforcazioni, la quale poteva benissimo portarmi ad un vicolo cieco e al massimo tornavamo indietro. Passarono secondi, minuti ed iniziavamo realmente a pensare fossero solo orme inutili da seguire quando notai in lontananza una figura in lontananza. Sembrava umana come forma. Diedi un colpetto ad entrambi i miei compagni per farli acquattare e sdraiare per terra. Cosa fare? Dovevamo seguirlo per scoprire dove andasse, ma poteva sfuggirci come un fantasma in quel luogo così misterioso e silenzioso. Era il momento di iniziare ad usare il chakra? Alla fine il mio chakra potevo tranquillamente ricaricarmi a fine missione con una bella dormita ma la vita mia e dei miei compagni, quella era importante. E così feci, lasciai la mia schermatura. Ora gli altri potevano rilevarmi tuttavia anche io li avrei potuti rilevare. con l'occhio della mente del kagura.*

*La situazione era ormai quasi chiarita. Avevamo probabilmente davanti la classe operaia dell'organizzazione. Infatti, le losche figure, da una divennero tre. Il problema era che con la mia ricerca di chakra li avrei dovuti percepire ma a quanto pareva non sentivo la loro presenza. Forse non ero abbastanza vicino eppure era strano, dovevo continuare ad usarla.*


"Guardate, sembrano molto guardinghi...sembra non ci abbiano visti e sicuramente non ci possono sentire."

"Sembrano pesci piccoli...quale era la missione?"

"La missione prevede il recupero della merce..."

"Quindi in teoria potremmo finire la missione in fretta...li attacchiamo e ne eliminiamo due. Il terzo lo interroghiamo."

"Uhm mi piace l'idea..."

"E quando mai..."

*Il nostro obiettivo era ormai deciso. Alla fine dei conti i nostri avversari sembravano più dei semplici galoppini per conto di qualcun altro. Non potevano certo essere dei capi, o almeno così sospettavamo. Ora dovevamo solo decide come agire. Loro erano in tre tuttavia due di loro stavano trasportando quella che sembrava una pesantissima cassa dentro il quale poteva esserci qualcosa. Ma un dubbio ci sorgeva spontaneo. Una volta conquistato il bottino, dove mai avremmo potuto nasconderlo per poi seguire eventuali indicazioni.*

"Forse è meglio seguire quei tre e poi decidere...magari il bottino è maggiore..."

"Si, forse si..."

"Accidenti...e va bene..."

*Fu così che, continuando ad essere quatti quatti cercammo di mantenere sempre la stessa distanza, cercando di muoverci sempre senza cadere nello sguardo del guardingo. Il fatto che non fossero poi rapidi ci aiutava a muoverci come se stessimo giocando ad un, due, tre, stella. Un passo dietro l'altro nel momento in cui non guardava verso di noi e mantenendo il controllo sull'occhio della mente del Kagura per poi ributtarci giù quando credevamo si stesse per girare verso di noi. Certo, il fatto di non rilevare fonti di chakra entro il limite massimo a cui riuscivo a connettermi era veramente strano.*

*Passo dopo passo seguivamo di nascosto il trio che, poco furbo, non si sarebbero accorti di noi nemmeno se fossimo stati esattamente di fronte a loro tanto erano poco accorti. Meglio per noi. Li seguimmo per una mezza oretta buona prima di scorgere in lontananza una specie di grotta di tipo naturale. Fu allora che ci fermammo e li vedemmo entrare la dentro.*

"Molto bene, siamo stati fortunati...sembra non si siano accorti di noi..."

"Già..."

*Loro avevano ragione ma per noi le cose si erano complicate. Non potevamo minimamente sapere in quanti fossero all'interno della grotta i presunti contrabbandieri e non potevamo certo lanciarci alla carica così, senza alcun piano e nell'ignoto. In questo momento, avere delle copie del corpo in grado di poter vedere al nostro posto sarebbe stato utile ma dovevamo accontentarci di ciò che avevamo.*

"Tetsu, cosa senti la dentro..."

"Niente...non sento alcuna presenza di chakra...il problema è proprio questo, non so dirvi quanti siano all'interno..."

"Ed i miei genjutsu sono inutili contro chi non ha chakra...fosse solo questo...se entriamo anche le esplosioni sono escluse...una minima esplosione troppo violenta e ci rimaniamo la dentro...di pro c'è che se entriamo, la grotta non sembra immensa...abbiamo il vantaggio di poter affrontare più avversari con tecniche in spazi ristretti...oppure potremmo cercare di attirarli all'esterno dove, a parte sempre i genjutsu, possiamo usare tutto..."

"Tse...ed allora cosa aspettiamo...tiriamoli fuori da li..."

"Fermo. Se li attiriamo fuori, non usciranno tutti, si metteranno sulla difensiva e non sappiamo in quanti siano...per quanto pericoloso, è meglio entrare a far danni e prenderli di sorpresa..."

"E sia...allora sotto, prepariamoci ad entrare..."


*Fu così dicendo che Momoi attivò una tecnica di tipo raiton per il quale poteva aumentare lievemente i suoi riflessi e così facendo, impegnando molta attenzione, ci apprestammo all'ingresso della grotta, decisi ad entrare. Momoi e Kagami davanti di pari passo ed io in mezzo un po' indietro di un paio di metri, entrammo verso l'ignoto con sempre il nostro silenzio dato dalla Bolla anti-sonoro.*

*Avevamo così deciso di inoltrarci a nostro rischio e pericolo nella grotta. Il pericolo era alto dal momento che non potevamo sapere per nulla come e quanti fossero all'interno. La grotta naturale diventava sempre più tetra, più cupa, più oscura. Sembrava la nebbia che richiamavo io per celare la mia presenza e questo mi faceva star abbastanza bene. Io ero a mio agio li dentro. Momoi era un attimo a disagio ma forse era solo la situazione a farla stare in ansia. In fondo a lei non piaceva combattere e comunque questa era la nostra prima missione pericolosa importante per quanto nulla in confronto ai nostri superiori. La grotta si vedeva che era naturale. Vi erano, infatti, piccoli corridoi naturali che chissà dove portavano ma in lontananza vi era una luce, anche se fioca. Pensavamo di trovare vari nemici quindi ci avvicinammo il più silenziosamente possibile per poi affacciarci. Quello che vedemmo era inquietante. Perdemmo per un attimo la nostra concentrazione. Sarebbe bastato un attacco a sorpresa, cosa per la quale eravamo particolarmente abili tuttavia ci avvicinammo a quella che era una vera e propria prigione di persone. Non sapevamo perché erano li. rinchiusi. Uomini, donne e bambini rinchiusi in gabbia come schiavi. Chi erano? Da dove venivano? Kagami stava iniziando a perdere la pazienza ed avevo lo sguardo di un animale inferocito. Anche i banditi erano sorpresi di vederci li e quello più alto dei tre si avventò proprio contro Kagami con un semplice bastone di legno. Non vi era altra gloria per lui che accettare la rissa che gli si stava parando davanti.*


*Io e Momoi istintivamente arretrammo di qualche passo per non rimanere coinvolti nella rissa di Kagami. Mi guardavo anche intorno nel mentre cercavo di guardare le spalle del mio Team. Kagami non ci mi se molto a reagire. Appena vide il fendente del bastone allungò il braccio sinistro per impattare la mano sul bastone o meglio, per tentare di farlo addirittura esplodere con il palmo esplosivo. L'esplosione era contenuta e non avrebbe dovuto dare problemi. Dopo di ché, ribattuto il fendente, non avrebbe aspettato altro tempo per poter mordere il suo avversario. fece uno scatto minimo in cui il ginocchio sinistro sarebbe andato ad impattare contro lo stomaco della vittima, la bocca dello stomaco per precisare. Così facendo si sarebbe piegato in avanti dal dolore. A quel punto la mano destra avrebbe accompagnato pesantemente il volto della vittima a terra appoggiando il proprio palmo sulla nuca della vittima. In questo modo avrebbe "spaccato" la faccia dell'avversario a terra e mantenendola giù, rimanendo su di lui e continuando a guardare anche i suoi colleghi, ancora immobili a vedere come il loro amico bandito fosse stato atterrato in fretta. Nel frattempo Momoi iniziò ad interrogare quelle che in teoria erano vittime.*

"Ne volete anche voi due?"

"Scusatemi, da quanto siete qui dentro? E chi sono e quanti sono i vostri aguzzini? Da dove venite?"

*La situazione ci era un poco sfuggita di mano ed avevamo aggredito le persone sbagliate, o almeno questo ci veniva detto. Poteva benissimo essere una trappola. Tuttavia ormai dovevamo cascarci o quanto meno seguire la situazione.*

"O insomma...se non volevate lottare non dovevate aggredirmi."

"Smettila di prenderli in giro...non sono dei combattenti...son dei corrieri e poi avevano paura..."

"O e sentiamo, come la risolveresti?"

"Molto semplice...ci faremo catturare..."

"Si, certo, come se potessero mai farcela..."

"Razza di capra...ci lasceremo volontariamente catturare..."

"Continuo a non capire..."

*Dovetti intervenire io o quei due si scannavano in una lotta di poca intelligenza e poca voglia di spiegare. Iniziai quindi a dire la mia opinione sull'idea.*

"Molto probabilmente siamo stati visti entrare qui. In poco tempo se non li vedono uscire i nemici penseranno male. Molto facile quindi capire il perché loro si siano sentiti sprofondare nello sconforto. L'idea di Momoi è buona. Ci lasceremo catturare, io fornirò la corda. Lasceremo queste persone ancora imprigionate ma con la merce a loro portata. Loro tre ci porteranno dai loro pseudo superiori, ed a quel punto noi avremmo solo una possibilità. Combattere. Voi tre, come scusa, direte che vi eravate accorti di noi e ci avete teso una trappola. Il vostro amico è menomato, questo siginifica che si ci avete preso alla sprovvista ma siete stati bravi e noi siam dei poveri genin usciti dall'accademia. Tutto chiaro?"

*Intanto Momoi si avvicinò a me da dietro e, con uno dei miei cavi neri le legai le mani in modo poco annodato. Col filo rimanente mi avvicinai a Kagami per legare anche e sue. Erano quindi legati dallo stesso filo. e per star comodi dovevano solo stare in fila indiana. Primo Kagami, poi Momoi e subito dietro io. Con lo stesso filo mi feci due giri intorno ai polsi con illoro stesso filo ed esso appariva dall'interno del mio polso.*

"Bene, siamo legati...scortateci...per voi torneremo dopo. Ci scusiamo per il farvi aspettare..."

[Sarà pericolosissimo...]